La leggenda di Pat Metheny stasera a Brescia al Clerici
Pat Metheny
venerdì, 01/11/2024 | 21:15
BRESCIA | Teatro Clerici (ex Gran Teatro Morato)
STREAMING
https://tview.live/pat-metheny-brescia
Il musicista statunitense descrive la propria musica come «un grande libro da sfogliare».
Qualche record l’ha infranto: è l’unico musicista ad avere vinto in una dozzina di categorie ai Grammy Awards (ha collezionato in tutto venti premi e 39 nomination). E senza appartenere all’olimpo del pop. Il tutto attraversando quasi sessant’anni di storia della musica, a suon di blues e jazz. Questa sera Pat Metheny suonerà al teatro Clerici (ex Morato) di Brescia alle 21.15. Il musicista statunitense descrive la propria musica come «un grande libro da sfogliare». Eccolo qui, pagina dopo pagina: nasce nel 1954 a Lee’s summit, nell’area di Kansas City, in una famiglia di musicisti. Il primo strumento a cui si avvicina è uno tra i più difficili, la tromba. Aveva otto anni. A 12 passa alla classica chitarra. A 15 anni condivide i palchi con i migliori musicisti della zona. Il debutto ufficiale arriva a vent’anni, nel 1974, con Gary Burton. L’anno successivo pubblica l’album «Bright Size Life», scardinando buona parte dei principi della chitarra jazz. E non mancano i duetti e le collaborazioni con i giganti della musica jazz (e non solo), come Ornette Coleman, Michael Brecker, Ornette Coleman, Sonny Rollins, Herbie Hancock, Dave Holland, Roy Haynes, Joshua Redman, Jim Hall. Fino a David Bowie.
Tanto nelle deviazioni più sperimentali quanto nei lavori più «tradizionali», ad apprezzarlo non è stata solo la critica specializzata ma anche e soprattutto il suo pubblico. Nel corso della sua lunga carriera ha pubblicato 50 album: l’ultimo è uscito in estate e si intitola «Moon dial,» un disco solista di chitarra senza sovraincisioni. Il nuovo disco è uscito nel mezzo del tour: una scelta inusuale, dettata, come ha raccontato lo stesso Metheny, dal desiderio di mettere alla prova una nuova chitarra realizzata con corde di nylon dalla liutaia e storica collaboratrice Linda Manzer. Il nuovo progetto è per certi versi un ritorno alle origini, come ha raccontato in un’intervista a Sky: «Ho iniziato a suonare tantissimo e ora posso fare cose che non avrei fatto milioni di anni fa. Questo capitolo è un po’ un ritorno ai primissimi anni quando mi chiedevo come avrei dovuto suonare gli strumenti. Ora sono in grado di farlo con tantissime informazioni in più. È un periodo davvero interessante e divertente».
E ancora: «Ho fatto cose diverse in così tanto tempo, ma sono tutte legate. Un grande libro fatto di capitoli, personaggi, musicisti e storie diverse. Non ci sono differenze tra i lavori». Perché, ribadisce il leggendario chitarrista, «La mia musica è una grande casa in cui aggiungo oggetti, mi sposto da una stanza all’altra, approfondisco i livelli, vado in cantina e costruisco nuove storie. Aggiungo finestre alle pareti, ma la casa è sempre la stessa».
Concerto TV Pat Metheny a Brescia in diretta streaming 1 Novembre 2024
Pat Metheny
venerdì, 01/11/2024 | 21:15
BRESCIA | Teatro Clerici (ex Gran Teatro Morato)
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https://tview.live/pat-metheny-bresciaIl musicista statunitense descrive la propria musica come «un grande libro da sfogliare».
Qualche record l’ha infranto: è l’unico musicista ad avere vinto in una dozzina di categorie ai Grammy Awards (ha collezionato in tutto venti premi e 39 nomination). E senza appartenere all’olimpo del pop. Il tutto attraversando quasi sessant’anni di storia della musica, a suon di blues e jazz. Questa sera Pat Metheny suonerà al teatro Clerici (ex Morato) di Brescia alle 21.15. Il musicista statunitense descrive la propria musica come «un grande libro da sfogliare». Eccolo qui, pagina dopo pagina: nasce nel 1954 a Lee’s summit, nell’area di Kansas City, in una famiglia di musicisti. Il primo strumento a cui si avvicina è uno tra i più difficili, la tromba. Aveva otto anni. A 12 passa alla classica chitarra. A 15 anni condivide i palchi con i migliori musicisti della zona. Il debutto ufficiale arriva a vent’anni, nel 1974, con Gary Burton. L’anno successivo pubblica l’album «Bright Size Life», scardinando buona parte dei principi della chitarra jazz. E non mancano i duetti e le collaborazioni con i giganti della musica jazz (e non solo), come Ornette Coleman, Michael Brecker, Ornette Coleman, Sonny Rollins, Herbie Hancock, Dave Holland, Roy Haynes, Joshua Redman, Jim Hall. Fino a David Bowie.
Tanto nelle deviazioni più sperimentali quanto nei lavori più «tradizionali», ad apprezzarlo non è stata solo la critica specializzata ma anche e soprattutto il suo pubblico. Nel corso della sua lunga carriera ha pubblicato 50 album: l’ultimo è uscito in estate e si intitola «Moon dial,» un disco solista di chitarra senza sovraincisioni. Il nuovo disco è uscito nel mezzo del tour: una scelta inusuale, dettata, come ha raccontato lo stesso Metheny, dal desiderio di mettere alla prova una nuova chitarra realizzata con corde di nylon dalla liutaia e storica collaboratrice Linda Manzer. Il nuovo progetto è per certi versi un ritorno alle origini, come ha raccontato in un’intervista a Sky: «Ho iniziato a suonare tantissimo e ora posso fare cose che non avrei fatto milioni di anni fa. Questo capitolo è un po’ un ritorno ai primissimi anni quando mi chiedevo come avrei dovuto suonare gli strumenti. Ora sono in grado di farlo con tantissime informazioni in più. È un periodo davvero interessante e divertente».
E ancora: «Ho fatto cose diverse in così tanto tempo, ma sono tutte legate. Un grande libro fatto di capitoli, personaggi, musicisti e storie diverse. Non ci sono differenze tra i lavori». Perché, ribadisce il leggendario chitarrista, «La mia musica è una grande casa in cui aggiungo oggetti, mi sposto da una stanza all’altra, approfondisco i livelli, vado in cantina e costruisco nuove storie. Aggiungo finestre alle pareti, ma la casa è sempre la stessa».
Concerto TV Pat Metheny a Brescia in diretta streaming 1 Novembre 2024
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